Gennaio 2017

Giorno della Memoria - 27 gennaio 2017

Ingresso del campo di concentramento di AuschwitzGiorno della Memoria - 27 gennaio 2017

“Perché la memoria del male non riesce a cambiare l’umanità? A che serve la memoria?”
“L'Olocausto è una pagina del libro dell'Umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria”
                                                                                                                 Primo Levi

Reversibilità: pensione ai superstiti indiretta più bassa per gli eredi del lavoratore

SpiccioliReversibilità: pensione ai superstiti indiretta più bassa per gli eredi del lavoratore

 

La Corte costituzionale con la sentenza n. 23/2017 ha stabilito che la pensione ai superstiti indiretta deve essere calcolata con riferimento all’età di 57 anni.

Assegno più basso per chi ha diritto alla pensione di reversibilità, o meglio alla pensione ai superstiti indiretta, nel caso in cui il dante causa deceduto era un lavoratore e non già titolare di pensione, il coefficiente di trasformazione per calcolare la quota contributiva della pensione (cioè la quota che deve essere determinata col sistema di calcolo contributivo) è quello corrispondente a 57 anni di età e non a 66 anni e 7 mesi, età prevista per la pensione di vecchiaia. Secondo la Corte, se si utilizzasse per tutti il coefficiente valido per la pensione di vecchiaia si assimilerebbero situazioni diverse in modo iniquo, senza considerare l’effettiva permanenza in servizio del lavoratore. La pensione ai superstiti indiretta, infatti, si differenzia dalla pensione di reversibilità vera e propria perché viene riconosciuta anche in assenza di un autonomo diritto al trattamento del lavoratore deceduto. Utilizzando un coefficiente di calcolo uguale per tutti sarebbe, al contrario, svantaggiato il lavoratore rimasto in servizio per un periodo più lungo e si uniformerebbe verso l’alto in modo indiscriminato il trattamento riconosciuto ai superstiti.

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